Buone pratiche

L’obiettivo specifico del progetto è quello di ‘narrare’ in positivo lo sviluppo sostenibile per promuovere azioni di coprogettazione. Bisogna dunque procedere nell’individuazione degli elementi per comprendere e formalizzare in maniera chiara, rigorosa e disseminabile in cosa consistono le buone pratiche, elementi replicabili per attivare azioni di sistema.

Nel processo di mappatura è importante che non ci si fermi alla ‘bontà’ o al ‘successo’ retoricamente intesi. Una buona pratica può essere valutata attraverso questi requisiti:

1) rilevanza/valore aggiunto: il modo in cui la pratica è importante per i soggetti interessati, in che misura la stessa ha creato soluzioni ai problemi, permesso ai soggetti stessi di ottenere i benefici attesi;
2) innovazione: la capacità di produrre soluzioni nuove, creative e qualitativamente coerenti per migliorare le condizioni iniziali o per la soddisfazione/soluzione del bisogno/problema originario ed il miglioramento della qualità dei servizi/tutela dei diritti;
3) impatto/sostenibilità: il fare affidamento sulle risorse esistenti o la capacità di generare nuove risorse, ma anche la stabilità dei benefici e dei risultati conseguiti nel lungo periodo e la promozione della partecipazione);
4) approccio di genere: il tener conto degli aspetti di genere, ovvero rendere visibili, identificare e considerare le circostanze, i bisogni e i problemi specifici delle donne;
5) replicabilità: possibilità della pratica di avere delle caratteristiche trasferibili al di là delle differenze dei contesti; di essere diffusa e conosciuta; di essere condivisa con i decisori politici.

La mappatura delle buone pratiche di sviluppo sostenibile deve essere realizzata intenzionalmente attraverso l’individuazione di alcune specifiche caratteristiche che si considerano importanti, sulla base delle analisi prodotte, in relazione alle tematiche qui di seguito prese in considerazione.

a) Sicurezza e sovranità alimentare.
b) Accoglienza integrata, inclusione dei migranti, diaspora, co-sviluppo.
c) Educazione alla cittadinanza globale